Baruch Spinoza |
Tonino Cannavacciuolo e Gennaro Esposito |
"Fare
il bene ad altri dovrebbe essere un obbligo morale da praticare nel silenzio e
non un esercizio per assecondare un proprio piacere" SPINOZA, Etica,
Definizioni, VIII.
Tra
qualche giorno comincerà la grande festa degli chef a Vico Equense, una festa
che viene detta di beneficenza, ovvero il ricavato degli incassi sarà devoluto
a qualche ente o direttamente a chi ne ha bisogno. Acquistando un ticket di 20
euro si potranno fare cinque assaggi e
degustare le leccornie e le specialità degli chef che arriveranno da tutta
Italia . Il messaggio che passa sempre, quando si organizzano questa manifestazioni è: se fai beneficenza potrai anche far godere
la tua gola e dunque tu fai sarai portato a fare beneficenza a qualcun altro
solo se ne trarrai un tuo possibile godimento e insieme a questo anche la pubblicità che si fanno gli organizzatori, ovvero loro, i cuochi, le vere star dei nostri tempi.. Se questo non accade, se tutto ciò non passa attraverso questo percorso, tu non
farai beneficenza a nessuno e non sarai portato mai a farne, perché non ne ricaveresti alcun vantaggio personale. Il povero Spinoza,
che di bene se ne intendeva, inorridirebbe se vedesse tutto questo. Torme di
cittadini che si ingozzano e affollano le strade perché convinte di fare del
bene. Io, come tutti gli anni precedenti, non acquisterò nessun biglietto e come
sempre non mi sorprende la totale rozzezza di questa amministrazione comunale,
come quelle precedenti, che non sottolineano questo “piccolo particolare”, mettendo in cattedra dei cuochi . Il bene cari cuochi e cari amministratori, si pratica nel silenzio, senza
necessariamente mangiare sempre o fare feste pantagrueliche: curando
i propri vecchi, facendo visita ai malati, assistendoli, ai bisognosi, io non
sono un cattolico praticante, e lungi da me di avere la presunzione di essere nel giusto, ma tanti in questa amministrazione si professano
tali, il SINDACO in testa. Ebbene forse sarebbe il caso che qualcuno togliesse
ai cuochi – che fanno benissimo il loro lavoro- il primato dell’educazione
edificante- e si preoccupasse di far crescere culturalmente, civilmente e
moralmente una popolazione, senza necessariamente far passare tutto questo
attraverso baccanali mangerecci, feste caciarone e anche un po’ pacchiane.
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