venerdì 18 maggio 2018

Intervista a Franco Cuomo coordinatore VAS, Verdi Ambiente e Società:







D.
Sig. CUOMO, se lei non abitasse dove abita, cioè in una città della  Costiera Sorrentina, penserebbe di farvi una vacanza?

R.
Cosa vuole che le risponda? Se fossi uno sprovveduto, se non leggessi le recensioni di Tripp advisor, e invece leggessi solo le offerte dei tour operator che lavorano solo con gli alberghi, ci verrei e soprattutto se non abitassi come abito questo posto, conoscendone le trasformazioni in peggio in più di cinquant’anni. Si ci verrei , ma…

D.
Ma… cosa…sig CUOMO?
Ma credo che dopo aver fatto la prima esperienza cancellerei la Costiera da qualsiasi progetto di vacanze e le assicuro, convincerei tanta gente a non venirci più e le spiego il perché.

D.
Si…perché?
R.
Intanto perché farei l’esperienza  della  una sparizione di una terra, quella narrata dai viaggiatori del Gran Tour, si, per intenderci : Goethe, Stendhal, Hessemer,Gide, Puskin, Gorcky, sa, io sono un sentimentale e mi affezione ai grandi racconti. Oggi quel viaggio  effettuato dai ricchi giovani dell’aristocrazia europea a partire dal XVII secolo o dagli intellettuali del diciottesimo, destinato a perfezionare il loro sapere al contatto di paesaggi incantati e selvaggi, tra rovine classiche e passeggiate tra limoneti  e orridi della  Costiera, ecco, quel viaggio non si potrebbe più fare perché quella terra non esiste più.

D.
Ma sig. CUOMO suvvia ! I tempi cambiano e pure le abitudini !
R.
Oh si certo, è vero cambiano eccome se cambiano! Ma vuole mettere il profumo delle zagare e dei gelsomini di allora, che forse rimane in qualche piccola zona protetta, ancora per poco, di fronte a quello dei miasmi di ettolitri di Co2 emessi da migliaia di auto che dalle sette del mattino fino alla sera ammorbano l’aria da Vico Equense a Massalubrense! Alle file interminabili sotto un sole cocente, sulla statale sorrentina perennemente intasata, allo strombazzamento di clacson di automobilisti spazientiti. Certo, non lo nego. Le abitudini cambieranno pure, ma a quanto sembra, sono cambiate in peggio! O sbaglio? E che dire dei limoneti e di interi giardini sbancati, devastati per far posto a parcheggi per auto. Eppoi….
D.
Eppoi cosa?
R.
Vuole mettere lo stress per  raggiungere il mare, l’obbligo a dover prendere ancora una volta la macchina, le stradine e i sentieri di una volta sporchi e abbandonati,  e che mare poi! Anche qui, file interminabili già dal mattino sulla via Murrano a Vico Equense, ma anche a Meta, a Puolo, e la corsa per parcheggiare poi, il costo del parcheggio,e  spiagge intasate pure quelle che applicano il numero chiuso, tutte rigorosamente a pagamento e con prezzi che renderebbero impossibile la quotidianità del mare ad una famiglia di 5 persone. Quei pochi metri quadri di costa non privatizzati, o sono fetide discariche di rivi, o al meglio, pietraie sporche, senza mettere poi  il mare che, nonostante le “bandiere blu”, a pagamento pure quelle, spesso è sporco, non per over flow del depuratore, che pure centra ma  perché alla fine questo mare è il mare del Golfo di Napoli, ovvero un mare quasi chiuso dove scarica una megalopoli intera.
D.
Suvvia sig. CUOMO, ci sarà qualcosa che potrebbe salvare?
R.
Beh, si, forse, volendosi concedere una vacanza… in qualche albergo…, volendo rimanere chiuso in quel microcosmo, anche un po’ asfissiante, usufruendo della piscina, laddove ci sta, ma ora se le costruiscono tutti,  forse si potrebbe pure fare, ma per qualche giorno le assicuro, solo per qualche giorno. Perché le mattine e le sere poi sarebbero disturbate da spari di fuochi ad ogni ora del giorno e della notte, da musiche ad alto volume senza alcun rispetto del silenzio, da campane suonate dall’alba al tramonto. Insomma dalla negazione più assoluta di qualsiasi idea di riposo e di relax. Senza contare i costi per alimentarsi dal ristorante ai molti bar, o per fare una semplice spesa: Prezzi elevatissimi anche per i poveri abitanti che, per chi non vi abita, avrebbero la fortuna di vivere in un posto simile, ma che per chi vi abita invece, la sfortuna di dover pagare tutto maggiorato: dall’imposta comunale sugli immobili a quella sui rifiuti. Insomma, le assicuro un posto dove anche l’aria – inquinata- costa di più- il tutto, perché si vivrebbe in quella che una volta fu la mitica Costiera Sorrentina.
D.
E allora Sig. CUOMO lei non ci verrebbe proprio a fare una vacanza? E dove andrebbe?
R.
Gliel’ho detto. Dovrei essere solo un povero sprovveduto per scegliere la Costiera Sorrentina ! Ho un’idea diversa di vacanza, soprattutto di vacanza vicino al mare. No, decisamente non ci verrei : troppa confusione, troppo caos, troppo inquinamento ambientale ed acustico, troppo caro prezzi in rapporto alla qualità dell’offerta: NO! Lo ribadisco. Ci sono mete molto più belle, più pulite, più salubri e a costi più accessibili.
D.
Quali?
R.
Ma, senza voler andare all’estero, – la Grecia e le sue isole, sono sempre un’attrattiva valida, offrono sempre quello che cercavano i signori del Gran Tour: mare pulito, coste non devastate, antichità classiche mediterranee,silenzi incantati dall’alba al tramonto, spiagge pulite non asservite ad ingordi affaristi del turismo, alloggi modici in pensioncine o case di pescatori deliziose, pulite pure quelle e silenziose. Dicevo; senza voler andar in Grecia, mi sposterei più a sud, nel Cilento estremo: Pollica, o  Scario per esempio, o in Sicilia, il ragusano con il meraviglioso barocco e spiagge gialle africane semideserte o il trapanese: Erice, e le Egadi, o la Sardegna senza finire per forza sulla Costa Smeralda, o la Puglia e il Salento, sperando che neanche questi posti finiscano come il sorrentino.  Insomma luoghi dove è possibile un turismo meno pacchiano, meno trash di quello che offrono i pacchetti tutto compreso dei sempre soliti tour operator in combutta con gli albergatori locali: un turismo pataccaro tra rumori, smog, pacchianate  . Insomma: riposo per la  mente e per le orecchie soprattutto, in buona compagnia, con buone letture e buon cibo, non come quello omologato e turistico che offrono da noi. Posso fare volentieri a meno di tutto questo.
D.
Allora lei boccia l’offerta turistica sorrentina?
R.
Direi decisamente di si. Può andar bene per tre giorni, per chi non conosce o non è mai stato in Costiera Sorrentina, poi una volta venuti, consapevolmente,  non ci si rimette più piede .
D.
E così, sig, CUOMO, Lei smentisce anche la famosa canzone “Torna a Surriento”?
R.
Si, la smentisco: Politiche amministrative  miopi legate solo al profitto, alla speculazione, al cemento, hanno fatto sparire una terra che una volta era mitica, quella terra non c’è più, al suoposto, quella che resta è fatta solo di chilometri di gallerie intasati, di paesi soffocati dal rumore, di parcheggi auto, di stabilimenti balneari affollatissimi che suonano musica altissima e da prezzi da rapina. NO grazie. Ne faccio volentieri a meno.


Per gentile concessione de, Il Giornale del turistahttp://www.travelmagazine.com/



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