lunedì 27 marzo 2017

In base a non si sa quale principio, ci stanno rubando e distruggendo ciò che per diritto ci appartiene!

via Arcoleo, marina di Seiano
Basolato rimosso marina di Seiano
scogliera frangiflutti marina di Seiano 
Torretta di Punta la Guardia
Muro tra il Pezzolo e lo Sporting
Axidie, cabine in cemento

Qualche giorno fa mi sono divertito – con amarezza-  e ho immaginato che mi fosse data una concessione sullo scoglio della Margherita, unico posto rimasto ancora libero e di tutti, ora invece queste cose che scrivo sono maledettamente vere! E voglio essere insistente, e voglio esserlo per soprattutto per me stesso, perché i cittadini di Vico Equense  forse non meritano quello che sostengo, perché questi stessi cittadini tacciono su abusi che meriterebbero il pubblico ludibrio, la ferma riprovazione e la condanna pubblica e ludibrio e condanna e riprovazione la meriterebbero gli amministratori di questa città: primo fra tutti Gennaro Cinque, già sindaco di Vico Equense e ora assessore ai lavori pubblici, poi il sindaco Andrea Buonocore, eppoi l’assessore all’urbanistica Angelo Castellano e poi tutta la Giunta e il Presidente del Consiglio Massimo Trignano! Quello che ormai sta avvenendo in questa città ha del parossistico. Concessioni su tratti di costa in zona rossa e su scogliere frangiflutti, elementi costruttivi non removibili in aree demaniali, rimozione di pavimentazione con basolato in centri storici e gettate di asfalto invece del ripristino della vecchia pavimentazione, uso indebito della vecchia pavimentazione, muri eretti sul demanio per evitare l’accesso ai cittadini a residue spiagge libere. Tutto per favorire esclusivamente l’interesse dei privati, siano essi albergatori, ristoratori, gestori di stabilimenti balneari. Nessuno vuole vietare l’attività commerciale, ma rispettate almeno la decenza di lasciare qualche possibilità anche al resto degli altri cittadini! Senza andare a Marx , Il diritto romano distingueva le “res in commercio” e le “res extra commercium” , ovvero le cose di cui si può fare commercio da quelle che invece devono sempre rimanere a disposizioni di tutti. Ovvero cose che esprimono utilità individuale e cose incommerciabili che esprimono utilità collettiva e sono per questo ,” in proprietà collettiva dei cittadini”. Voglio ricordare a questi sedicenti amministratori che questa distinzione è rimasta nella nostra Costituzione, la quale al primo comma dell’art.42, afferma che:” La proprietà è pubblica o privata”, dichiarando con ciò, che esistono due tipi di appartenenza: una proprietà collettiva demaniale dei cittadini, che per il fatto di appartenere a tutti è fuori commercio e una proprietà privata, che, riguardando i beni economici commerciabili e può essere in proprietà dello Stato o della Pubblica Amministrazione, di Enti o di privati. Questo vuol dire che anche in pieno regime liberistico, ovvero quello che si sta facendo passare in tutta l’Italia, ci sono regole che devono essere comunque rispettate, mentre il successivo art.43 recita che “ mai dovrebbero essere privatizzati, demani, le spiagge i beni artistici e storici”, perché nel fare questo significa che si sta sottraendo ai cittadini beni che appartengono a loro a pieno titolo di sovranità “. Ora è veramente uno schifo, quello che succede a Vico Equense ! L'assoluta mancanza di rispetto per l'estetica dei luoghi abbandonata nelle mani  di  commercianti rozzi ha definitivamente distrutto parte di quel patrimonio che apparteneva a tutti noi. Mi chiedo retoricamente, perché io la risposta già la conosco:ma esiste una opposizione in consiglio comunale? O qualche consigliere che abbia voglia di fare una interrogazione e controllare se, per esempio, il progetto giù alla marina di Seiano, permetteva l'abolizione del basolato e la sostituzione con schifosissime pezze di asfalto? E ancora era necessario dare la concessione per una piattaforma su una scogliera frangiflutti che  negherà la visuale verso il golfo di Napoli dalla piazzetta di Seiano, già ingombrata da un gazebo ottagonale vicino alla antica chiesetta di Sant’ Antonio? O è necessario il muro di cemento eretto già qualche anno fa che non permette di passare dal Pezzolo alla spiaggia occupata dello Sporting, scavalcato pericolosamente dai ragazzi? Perché mantenerlo ancora? Perché è zona caduta massi, ma allora se è zona caduta massi perché lo è solo per quel tratto e non per tutta la spiaggia occupata dallo Sporting? Era necessario autorizzare una concessione su un’altra scogliera frangiflutti in zona rossa accanto a una galleria paramassi che se si chiama così, una ragione ci sarà? Ecco, qui ormai si è perso tutto il buon senso che invece dovrebbe avere una pubblica amministrazione in virtù di esclusivi interessi economici di privati! E allora basta! Questi suoli occupati sono i miei, mi appartengono di diritto! E vorrei che lo sapessero anche gli altri cittadini! Si, cittadino dormienti di Vico Equense, vi hanno portato via interi pezzi di costa, vi stanno distruggendo un patrimonio di bellezza che vi appartiene, solo per fare un piacere a qualcuno. L’altro giorno esternavo questa mia rabbia al Presidente del Consiglio, uomo che si definisce di sinistra, piddino naturalmente, e gli chiedevo come era possibile che accadesse tutto ciò, e lui, neutro: “ma che ci possiamo fare se la Soprintendenza approva”. Non gli ho risposto male, perché lo conosco da quand’era ragazzo, ma avrei voluto dirgli: “ ma perché, la città ora è amministrata dalla Soprintendenza? Ma non esiste un assessore all’urbanistica, non c’è forse un ufficio commercio? Non abbiamo una Commissione Edilizia Integrata? Ma lo amministrate questo comune o cosa?
Franco Cuomo VAS- Verde Ambiente e Società


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