Si potrebbe continuare a
fotografare, ma non serve a nulla. Devo riconoscere però che vedere il mio
territorio devastato dal cemento mi fa veramente male, un male quasi fisico.
Chi viene da fuori non se ne accorge, forse perché abituato a brutture più
devastanti, soprattutto se viene dall’interland napoletano, ma vi assicuro che
passeggiare e guardarsi intorno, da la cifra di una devastazione lenta e
inesorabile operata nell’indifferenza intera di un paese. La piana di Seiano
tra capannoni, abusivismo selvaggio, depositi vari, un cementificio, una strada
orrenda che appare in tutta la sua bruttezza e abbandono soprattutto nel tratto
di fronte alla Cavottole, poi arrivi
alla spiaggia a marina d’Aequa e lì veramente capisci quello che sta succedendo.
Piccoli ras, diventati ormai milionari si contendono tra di loro ogni singolo
pezzo di quello che un tempo apparteneva a tutti, e anche qui cemento, cemento
che fa sparire le piccole lingue di sabbia, pontili per ormeggi, pilotine di
acciaio sulla scogliera, cemento e cancellate di ferro arrugginito alle Calcare piloni per una illuminazione
aereoportuale fin sulla spiaggia e la costruzione di una cittadella, anche
questa di cemento che poi sarà abilmente ricoperta da finto legno e dal una
vegetazione inappropriata, in una zona R4, ovvero una zona d alto rischio frane
e distacci di falesie calcaree, ovvero di quella pietra che da sempre cade e da
il nome a quella spiaggia. Chi arriva da fuori non si accorge di tutto questo,
chi arriva da fuori è abituato ad un orrore più brutto di questo, ma vi posso
assicurare che anche quello che sta succedendo qui a Vico Equense, in Costiera
Sorrentina, è brutto e ingiusto; che vedere il mio territorio massacrato,
devastato e appropriato indebitamente da piccoli ras locali, mi fa molto male, un
male fisico. Così la mia passeggiata domenicale si trasforma in una meditatio orror pleni. Come è stato
possibile far fare tutto questo? Quali complicità sono scattate tra questi ras
e le amministrazioni e gli enti che avrebbero dovuto tutelare il territorio e a
sua volta tutelarci da una rapina
selvaggia? Perché la Marina di Aequa è stata svenduta a privati che fanno
milioni con un bene pubblico? Quale ricaduta ha tutto questo sulla collettività
di questo paese? Chi se ne avvantaggia? Potrei fotografare, ma l’ho fatto
centinaia di volte, e allora passeggio immalinconito da questi pensieri,
passeggio mentre dagli auricolari mi sparano Sometimes degli Hooverphonic ancora più malinconica e struggente e
penso che forse la passeggiata non sta dando buoni risultati . Poi arrivo a
casa facendo la strada a ritroso e su FB
leggo un post di Claudio ( Claudio D’Esposito WWF n.d.r.) altra voce solitaria che denuncia le stesse brutture e la
stessa devastazione. Nel frattempo il sindaco, e gli assessori continuano a
tacere indifferenti, ma anche arroganti
e volgari, incolti, brutti anche loro: assessori tuttofare e assessori inetti e incapaci e impreparati
sono alla mercé di questi piccoli ras che ormai si sono im padroniti di quella
che un tempo era la mia terra. Poi ti chiedi, ma perché se allargo una finestra
in pieno centro storico mi arrivano i vigili che mi appongono i sigilli e di
fronte a tutto questo non si muove nessuno. Mi parte Every breakig wave degli U2 Così, scrivo quest’ennesima nota n
questo uggioso pomeriggio domenicale, e vado da mia madre.
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