mercoledì 7 dicembre 2016

Su un antico tracciato della “via Minerva” la devastazione di un intervento che oltre ad essere incompatibile e non sostenibile con l’ambiente circostante che è un bene comune, sembrerebbe anche essere abusivo.



I VAS ( Verde Ambiente e Società ) denunciano l’ennesima aggressione selvaggia del territorio di Vico Equense: i lavori, stanno procedendo velocemente sotto la “super visione” dell’assessore tuttofare ai Lavori Pubblici Gennaro Cinque, già sindaco di questo sfortunato ( dal punto di vista del rispetto delle regole urbanistiche) paese  e interessano un’antichissima mulattiera denominata Via Mirto (anticamente detta Mortula  un toponimo molto comune anche nella zona collinare sorrentina ) una stradina da sempre pedonale che conduce fino al sagrato della chiesa di S. Maria delle Grazie ad Alberi.
Dal vecchio fondo stradale affiorano tracce dell’antica pavimentazione (presumibilmente risultante dall’appropriata combinazione di pietra calcarea, ai margini, e pietra arenaria, al centro) . I lavori edili ancora  in corso d’opera stanno stravolgendo totalmente la morfologia del luogo realizzando di fatto una strada carrabile attraverso l’ampliamento e la cementificazione del tracciato preesistente. Ciò che si vede adesso, oltre la bruttura dei materiali ( il cemento è il materialo più caro a Gennaro Cinque e non ne conosce altri) è la devastazione di un’area che dal punto di vista paesaggistico e ambientale è ricca di flora e di fauna come già è stato ampiamente descritto e denunciato pure dal WWF.
Colpisce l’indifferenza di questa amministrazione comunale, prona alla pratica devastante di un assessore che è peggiore di Attila: dove passa lui non cresce più un filo d’erba. I Vas si chiedono perché il sindaco Andrea Buonocore consente quello che è un vero e proprio intervento di abusivismo. Una strada abusiva che non è prevista nel Piano regolatore, la dove prima c’era una stradina pedonale, un percorso viario che attraversa un ‘area di interesse paesistico e architettonico, dove sopravvivono reperti murari molto interessanti nonché una struttura che parrebbe essere una casa fortificata. Ora rispetto a questi reperti si sta operando nel modo che potete vedere dalla foto ( che completa la denuncia del WWF), ma da vicino, ve lo assicurimo, gli interventi sono molto più aggressivi.
La nuova carreggiata è limitata dall’ennesima ringhiera, come quelle che ormai sono state piazzate sulle strade di tutto il comune dopo l’abbattimento dei muri preesistenti che erano in buone condizioni, questa ringhiera, è fissata con staffe in acciaio o tubolari di ferro, i VAS denunciano questo intervento che cozza brutalmente con il PUT, ma invitano a riflettere sul perché un intervento come questo viene consentito senza che nessuno alzi un dito per fermarlo, in più, ci sarebbero a nostro parere gli estremi per un interessamento da parte della procura della Repubblica, soprattutto per questo proliferare di ringhiere per tutto il territorio.
Sul cantiere non appare nessun cartello che indichi direzioni dei lavori e chi li sta eseguendo e per conto di chi. I VAS ricordano che assessori precedenti, l’avvocato Benedetto Migliaccio, proprio quando era sindaco l’attuale assessore ai Lavori Pubblici Gennaro Cinque, promossero convegni sull’importanza della tutela del paesaggio e delle architetture rurali della nostra zona. Quello a cui stiamo assistendo va in direzione totalmente opposta a tutto questo. Il Comune di Vico Equense è stato dichiarato di notevole interesse paesaggistico e ricade nell’ambito di efficacia del P.U.T. per l’Area Sorrentino-Amalfitana stabilito con la L.R. n. 35/87;  inoltra l’area oggetto dei lavori si trova nei pressi di un rivo in zona classificata dal Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino Regionale Campania Centrale a Pericolosità molto elevata (P4) ed a Rischio elevato (R3) e molto elevato (R4). Tutto questo però non ha fermato l’assessore Gennaro Cinque dal procedere come un caterpillar producendo gli stessi effetti. La Soprintendenza sembrerebbe tacere, né sembrano cogliersi segni o azioni di interventi di tutela su tutta l’area interessata.   
 Visto dunque che non ci sono indicazioni e chiarimenti su tutto il cantiere, i VAS  chiedono alle autorità competenti, carabinieri in primis, qual’ora non fosse già stato fatto, un intervento e una verifica  che accertino la legittimità di tutte le opere realizzate e/o in corso di realizzazione di tutta l’area in oggetto, ritenendo inammissibile il silenzio del sindaco Andrea Buonocore su tutta questa vicenda.
FRANCO CUOMO, Coordinatore del circolo VAS “ Giovanni Esposito” di Vico Equense




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