Quello Che si svolgerà il 15 e il
16 giugno presso la SS. Trinità di Vico Equense è l’ennesimo insulto al buon
gusto e all’onestà pubblica e all’intelligenza civile! Stiamo parlando del
Convegno Internazionale sul Paesaggio Rurale promosso dall’Amministrazione
Comunale di Vico Equense. La città di Vico Equense – si legge sulla stampa
locale – presenterà “ un documento
elaborato con il supporto degli Staff del servizio “Urbanistica”. A parere
di chi scrive è un documento che per la ponderosità e l’inutilità degli
svariati copia incolla – raggruma dalle leggende della nonna e della zia ad
una raccolta oleografica di paesaggi della nostra terra che ormai sono spariti
da tempo, insieme alle pretese di esprimere una Governace urbanistica (sic!),
senza tener conto né della pubblicistica aggiornata in materia, né di tutta la
normativa. Un documento sul quale ci si dovrebbe interrogare con quale metodologia
è stato fatto, con una bibliografia antiquanta e locale, che accomuna, anche
questa, storici locali, opuscoli auto pubblicati e manuali vecchi di più di un
secolo fa. Un documento che individua ancora una volta nel P.U.T. nel Piano
Urbanistico Territoriale, il nemico da combattere, che, – a detta dei solerti
tecnici- avrebbe ingessato il territorio che invece, questi moderni innovatori, sembrerebbero voler cementificare. Questo convegno dovrebbe fare aprire gli
occhi alla Soprintendenza che accetta di sedersi a tavoli simili, insieme all’Università di
Napoli , quella di Roma, quella di Caserta, di Salerno e di Vienna, addirittura.
C’è di che essere sconcertati ed avviliti e anche scandalizzati! C’è da
scandalizzarsi se si pensa a quello che è diventato il territorio agricolo di
Vico Equense e a tutta la speculazione “condonata” su la collina del
circondario! C’è da scandalizzarsi se si guarda alla pianura di Seiano, ridotta a sterile e
brulla landa, attraversata da una muraglia con archi di cemento, eretta per il
solo gusto di mettere in movimento dei soldi e che oggi sta lì a far brutta
mostra di sé. La ridondanza dell’evento annunciato è pari solo alle dotte
dichiarazioni del nostro Sindaco, il quale scrive che questo : “ è un atto di fiducia che invita l’amministrazione locale a ripartire
dal basso dei Territori e[…]nasce dall’antitesi non polemica a Keynes che
suggeriva di abbandonare l’attenzione al paesaggio nei momenti di crisi dell’economia”
e poi prosegue ancora “ Di ciò vi è
bisogno in Campania, dove abbondano i vincoli sui territori, ma manca ogni
piano di gestione strategica perfino sui luoghi patrimonio UNESCO”. Il
nostro Sindaco, che ha studiato bene
Keynes, dovrebbe sapere che l’economista da lui citato, è stato superato da
tempo, specialmente per quanto concerne le valutazioni ambientali. I V.A.S.
invitano queste nobili istituzioni, la Soprintendenza in primis e poi tutti gli
Atenei invitati a rendersi conto di quello che stanno avallando partecipando a
questo convegno! Invitano questi nobili Istituti a fare i conti con quello che
è diventato il territorio costiero sorrentino e Vico Equense in particolare, e,
a chiedere a quelli che li hanno invitati, chi ha ridotto il territorio in
questo stato e perché . Come è possibile che questi Istituti – che pure dovrebbero ben sapere cosa sia un documento scientifico - possano dare credibilità ed
autorevolezza metodologica e scientifica
a quel ponderoso ed acrobatico studio di racconti della nonna e della
zia, con i riferimenti costanti all’ANCI? Un documento nel quale si legge che il nostro Comune è il meno antropizzato e
il meno urbanizzato della Campania o nel quale si fanno sperticate
dichiarazioni comparative sulla sociologia della “famiglia rurale” e sulla sua
trasformazione: quali testi di sociologia della famiglia sono stati consultati
per scrivere queste cose, quali modelli statistici sono stati presi a confronto? Ci siamo anche chiesti, leggendolo a fatica, perché tutte
le foto che sono state inserite fossero di un secolo e mezzo fa o di 60 anni fa
( le più recenti) e non vi comparissero le "amenità urbanistiche" costiere o del
centro o della zona collinare, così fortemente “regolamentate” da leggi “restrittive”
e antisviluppo. Il Convegno si chiuderà con un richiamo esplicito a Bartolomeo Intieri, tanto per rimanere nella continuità di tutta l’attualità degli studi e
delle ricerche fatte dall’aggiornatissimo Ufficio Europa del Comune di Vico
Equense , “sulla bellezza del paesaggio
mediterraneo nel contesto ineguagliabile
di Monte Comune”. Nessuno però dice che oggi questo monte è stato orrendamente devastato
da interventi abusivi che ne hanno sventrato
la morfologia geologica e la natura irreversibilmente compromessa. Questo dovrebbe essere il documento che dovrebbe
dettare i nuovi modelli di pianificazione urbanistica? I V.A.S. sottopongono alle
Università presenti e alla Soprintendenza queste macroscopiche contraddizioni e si augurano che queste possano in quella sede, prendere le distanze da questa che, a
nostro parere è l’ennesima ipocrita messa in scena, per consentire l’ultimo
sacco possibile del territorio . Dopo questo, dubitiamo che esso possa più
essere considerato un “contesto ambientale da tutelare e proteggere”. Purtroppo
oggi questa sembra essere la tendenza in Italia. Rattrista pensare che la
Soprintendenza e questi Atenei, di indubbia fama, possano restare indifferenti
di fronte all’agonia di una delle zone un tempo più lussureggianti ed amene del
pianeta e di fronte alle arzigogolate, furbesche ed ipocrite nuove richieste di
normative recenti approvate per consentirne l’ultimo sudario di cemento. Se anche queste Istituzioni sembrano prestarsi a queste operazioni propagandistiche, allora, non ci si può fidare più veramente di niente e di nessuno .
Franco Cuomo
Coordinatore del Circolo VAS di
Vico Equense
In effetti la sovrintendenza parte da una cosa buona (i casali) e arriva ad avallare le fesserie dell'assessore, scritte solo per la fravica.
RispondiEliminaTutto molto triste.
Gentile anonimo,
RispondiEliminale fesserie scritte solo per la "fravica"- termine molto usato da un mio conoscente che fa l'architetto "impegnato"- sono tristi ma soprattutto scadenti, ma ciò che avvilisce è il servilismo di presunti intellettuli che scrivono presunti libri insieme alla Soprintendenza e l'Università.Ho prestato per 26 anni il mio modestissimo e umile contributo alla Facoltà di Architettura, a soprattutto, per il solo piacere di farlo, per un impegno personale e civile senza nessuna pretesa. Vedere oggi questo guazzabuglio di personaggi di piccolo cabotaggio, solo per il gusto di figurare in un convegno che si fregia essere Internazionale,senza uno straccio di autentica dignità scientifica accertata da organismi internazionali e vedere il servilismo politico praticato dall'Università e dalla Soprintendenza mi convincono sempre più che il nostro è un paese senza speranza e senza salvezza. Posso solo dirLe che ho 61 anni - sono vecchio per i più- e forse il mio modo di pensare è desueto ed obsoleto, ma fino a quando avrò la forza di far sentire la mia voce, insieme ai VAS che mi supportano, darò battaglia contro queste ipocrite operazioni. L'unica ragione vera di questo pseudo conclave di dotti è: manomettere ancora una volta il PUT è permettere la costruzione di 30 mila unità abitative su un territorio già saturo da tempo.