Vorrei scrivere qualcosa sul
Pride di Sorrento, ma ogni parola potrebbe essere troppo o troppo poco, e
allora mi attengo a ciò che ho visto e a ciò che ho provato, tenendo fuori
tutto il personale, perché chi mi conosce , mi conosce da sempre e questo basta
e avanza. Comincerò allora col citare Gianluca Paudice ,
che ne è stato il protagonista indiscusso insieme a tanti suoi coetanei
instancabili fabbricatori di slogan e di idee che si sono dimostrate vincenti,
eleganti, mai volgari: “Magnate ‘ o limone” per esempio è stata un’idea
fantastica, come immenso è stato il manifesto che citava tutte le possibile
esclusioni che si perpetrano ogni giorno nella nostra società, verso i grassi,
verso i disabili, verso gli anziani ( di cui sono stato orgogliosamente testimonial).
E allora stamattina leggevo un commento di Gianluca “È stato bellissimo, io
sono ancora rincoglionito e non ho ancora realizzato, ma abbiamo fatto una
piccola rivoluzione, e io sono proprio orgoglioso, mo nce vo!”. Una piccola
rivoluzione? No caro Gianluca voi avete fatto quello che nessuno si aspettava
potesse accadere nella sonnacchiosa , provinciale e ipocrita costiera
sorrentina! Avete portato un immenso
fiume tracimante di giovanissimi e giovani a manifestare per i diritti negati
di tutti in una città che ha visto la chiusura ostile dei commercianti, ma
anche quella delle istituzioni: il sindaco che non si unisce al corteo, e che
si affaccia da un balcone, ribadendo la distanza da tutto quello che c’era in
strada; anzi, i sindaci assenti di tutti i comuni, e a poco valgono l
esternazioni del presidente del Consiglio di Vico Equense,Massimo Trignano ,
che mi sembrano sempre strumentali e finalizzate ad una propaganda
elettoralistica scadente e questo lo voglio dire a Antonello Sannino, membro
della commissione pari opportunità del Comune di Vico Equense ed ex presidente
Arcigay Napoli,e del quale, nessun sindaco ha raccolto il suo invito a prendere
parte al corteo, meno che mai quello di Vico . Ma di questi si può benissimo fare a meno e,
lo sottolineo, mi è piaciuta la frase scandita
forte e che ho filmato, dalla senatrice del PD, Monica Cirinnà, quando dal
multicolore camion apripista del PRIDE ha più volte urlato quel suo “Restate avanguardia”, quasi a voler
mettere in guardia da tutte le possibili strumentalizzazioni. Una rivoluzione
immensa, caro Gianluca! Quel fiume in piena di giovanissime e giovanissimi, mi
ha commosso, già quando dalla stazione di Vico ho visto gruppi numerosi di teen agers che aspettavano il treno che li
avrebbe portato a Sorrento e ho pensato alla mia stessa età e a come ero io e a
come mi sentivo io alla loro età, convinto che esistessi solo io David Bowie e
Elton John e meno male che avevo loro, e ho pensato che il mondo nel bene e nel
male è andato avanti. Eppoi quel mischiarsi tutti insieme è stato travolgente:
famiglie con i bambini, con bandierine arcobaleno, persone anziane , sontuose
ed ironiche dragqueen che diventavano tenere con i bambini piccoli, i disabili
che ridevano gioiosi insieme ai loro accompagnatori per creare un effetto d’
insieme destabilizzante verso i “benpensanti”,i bigotti. Un effetto
destabilizzante verso gli stessi omosessuali
che discriminano in base al livello di
effeminatezza, allo stato sierologico, allo status di immigrato e che hanno
votato Salvini ! Quelli che non hanno imparato ancora dal fatto di essere loro
stessi oggetto di discriminazioni , quelli che – e ne ho visti e riconosciuti
tanti che si tenevano distanti, facendo finta i essere curiosi e fotografavano sul ciglio della strada, o
quelli che non sono venuti per non farsi riconoscere nella loro città, e imoralisti
cattivi che si chiedevano,” ma allora
pur chillo è ricchione, pure chella è lesbica?” Non comprendendo bene che ci
faceva un padre di famiglia col suo bambino seduto sulle spalle, o Alessia, o
Valentina , o Cietta, o Lia o Marco o Giovanni ,o la prof del liceo,o i tanti
altri che erano li per testimoniare la solidarietà verso il mondo LGBT, ma
anche per ribadire che i diritti non si toccano. Ecco caro Gianluca, voi avete fatto una grande
rivoluzione e io vi ringrazio pubblicamente perché lo meritate: quello che
avete fatto è stato un grande esempio di democrazia vera e quando una cosa è
vera si riconosce subito. A tutti gli altri dico: “ Magnateve ‘o limone”.
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