Stamattina 21 novembre 2019 mi
sono ritrovato anche io tra le sardine
che contestavano Salvini della Lega, quello che ha sempre detto che i meridionali puzzano, sono sporchi e amenità simili, sono andato lì con amici e
amiche ai quali e alle quali voglio
bene, con cui abbiamo storie culturali e
di vita in comune : Arnaldo, Teresa, Concetta
, Sasà, Sandra , Franco e tanti altri e nonostante la pioggia battente eravamo tutti
li a dire che non volevamo stare con Salvini il suo razzismo e le sue simpatie
per gli ultrà nazifascisti e non volevamo stare con il sindaco di Sorrento né
con quello di Positano Giuseppe
Cuomo e Michele De Lucia che, da Forza
Italia sono trasmigrati nella Lega, per trasformismi e comodità elettorali,
dimentichi di amministrare città conosciute come internazionali e accoglienti.
Ho ritrovato gli amici di battaglie sociali culturali e politiche di
sempre, Nora Rizzi, la preside anticamorra, Tonino, e tanti amici di battaglie
democratiche civili, è stato come un grande abbraccio collettivo in una
mattinata piovosissima e umida fino all’inverosimile.
Per un momento mi son detto,: “ma non smetterà
mai più di piovere”? E infatti non ha smesso, se non per pochi minuti. Dovevamo portare con noi un libro da consegnare simbolicamente a Salvini io ho portato Petrolio di P.P.Pasolini.Sono andato lì, con le sardine che ho disegnato , colorato e ritagliate
io, con le spillette da balia per potersele appuntare dove più si voleva e le
ho donate a chi me le chiedeva. Intorno a noi c’erano i blindati della polizia,
mentre in Piazza S. Antonino c’erano
quelli con gli idranti in assetto anti sommossa. Uno spettacolo indegno per una
città conosciuta internazionalmente e piena di stranieri che chiedevano come
mai quello schieramento di forze dell’ordine . Il ministro Lamorgese dovrebbe chiamare il Prefetto e farsi spiegare perché Sorrento per ricevere un politico che fa tesseramento e proselitismo elettorale, ha blindato una città. Siamo arrivati alle dieci in
Piazza Veniero, mentre Salvini era al Circolo dei Forestieri, lui che dice “
prima gli Italiani” è stato accolto nel Circolo dei Forestieri perché questa
città non alza muri né chiude porte e porti. Ma il suo sindaco e il sindaco di
Positano sembrano averlo dimenticato presi come sono dai loro trasformismi
politici dai loro squallidi giochetti di potere e si sono
gettati tra le braccia di uno squalo, uno squalo che però non è riuscito a far
zittire una città del Sud – e benché non numerose come a Modena e benché in un
giorno feriale e di pioggia, le sardine di Sorrento e della penisola sorrentina
hanno fatto vedere che non ci stanno con le politiche razziste e nazifasciste
della Lega. Questa Lega che si spaccia per essere nuova e che invece è nata l’8
gennaio 1991 e che è stata in tutti i governi di questo paese partecipando a tutte
le corruzioni possibili di tutti o governi nella quale è stata, sia nazionali
che regionali. E’ stata una
manifestazione pacifica, gioiosa, nella quale ci si è ritrovati, perché l’Italia
non è fatta solo da ottuse moltitudini razziste, una manifestazione disturbata alla fine, dalla provocazione di
chi ha ordinato alle forze dell’ordine di non farci attraversare il Corso
Italia. Intorno alle 12, mentre si stava per andar via, la polizia ha vietato l’attraversamento
della città adducendo i motivi di sicurezza. Ci è stato proibito di muoverci da
Piazza Veniero, sono stati chiusi anche i vicoletti, con i blindati che
chiudevano il Corso Italia. Uno
spettacolo indegno per qualsiasi democrazia: non c’erano facinorosi, non c’erano
Black Bloc, c’ erano ragazzi, tante ragazze e ragazzi belli e giovani – e meno
male che c’erano loro- e c’erano quelli della mia età che non è poca, tutti lì
a dire che non volevamo essere, né stare, né riconoscerci, nelle politiche di
Salvini che ha sempre disprezzato le genti del Sud, di qualsiasi Sud. I Tg ne
hanno parlato e questo mi e ci consola, ma dai TG ho potuto vedere anche chi c’era
ad accogliere Salvini al Circolo dei Forestieri tra “stampa locale accreditata”
, si fa per dire, e gente che gli chiedeva selfie. Che pena! Nella
manifestazione notavo anche tanti che con il popolo delle sardine non c’entravano
niente, che erano lì per curiosare, spiare, annotare e, come dice giustamente
il mio amico Arnaldo, bisogna veramente cominciare a mettere paletti e a tenere
a distanza gente che con noi non c’entra proprio niente. Ora e
sempre resistenza!
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