Succede a Vico Equense, paese che
brilla per programmazione sulla m0obilità urbana. Pago una park card mensile di
40 euro al mese come residente per poter tenere la macchina Largo dei Tigli, mi
viene rilasciato l’abbonamento per il mese di agosto, ma già da fine luglio il
largo dei Tigli diventa luogo di spettacoli vari e generici. Su foglietti appiccicati
dai vigili urbani si informa che quello spazio tre volte a settimana – da
venerdì a domenica ora 24 deve essere lasciato libero anche per chi detiene
l’abbonamento residenti. In pratica, pur avendo pagato l’abbonamento intero, io
sono senza posto auto per 3 giorni su quattro. Protesto, mi viene assicurato
che in quei giorni posso parcheggiare in qualsiasi striscia blu della città,
impresa quasi impossibile a Vico centro in agosto, malgrado la mia rabbia e
frustrazione – di vivere in un posto così disorganizzato – dopo aver girato tre
volte il paese riesco a parcheggiare in viale della Rimembranza. Oggi, domenica
, mezzora fa ( 19,10)mi bussano al citofono e un vigile mi dice che devo
spostare la macchina che era in quelle strisce blu perché altrimenti me la faranno
prendere dal carro attrezzi. Esco,
arrivo sul posto, vedo il vigile che era venuto a chiamarmi elevare la
contravvenzione, mentre un ausiliare sotto il controllo del maresciallo dei
vigili provvedeva in quel momento a
cambiare la segnaletica (ore 19,30 )
stradale perché quella strada la domenica – causa isola pedonale –
diventa a doppio senso. Mi sono messo in macchina e dopo aver girato 4 volte
sono riuscito a parcheggiare a Santa Maria del Toro. Sono tornato a piedi in
centro con la bava alla bocca, e in piazza ho sistemato la mia contravvenzione
sull’auto dei vigili urbani in segno di protesta, naturalmente contesterò
questa contravvenzione, ma fa rabbia vedere un paese allo sfascio. L’episodio
che ho raccontato vuole sottolineare lo stato di assoluta improvvisazione di un
paese che a causa dei suoi amministratori arreca gravi disagi a una buona parte
della popolazione : Questa isola pedonale che devia il traffico crea file
pazzesche già dalla panoramica, mentre il centro del paese è soffocato dallo
smog e dal rumore. Un paese di sudditi che ormai si farebbero passare addosso
tutto, ignavi aguzzini di qualsiasi vivere civile.
Cultural studies,Queer/gender studies, urban anthropology,Conteporary Philosophy and contemporary art, politics, indipendent design, literature,art,gay life especially bears-people, electronic music,media studies. Questo blog non può essere considerato una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Pertanto, ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001, non può essere considerato un prodotto editoriale.
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