Johnn Locke |
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lunedì 19 marzo 2018
giovedì 15 marzo 2018
MA SI AMMINISTRA COSI’ UNA CITTA’?
Forse non bisognerebbe scrivere
più niente agli amministratori di questa città, perché questa gente non
risponde più a nessuno e fondamentalmente
ricopre il ruolo di amministratore
pubblico solo per sentirsi chiamare
assessore al bar al mattino o consigliere buon giorno per strada , o presidente
o sindaco tra strette di mano e tanto
narcisismo di paese. Questo è ciò che accade qui a Vico Equense, presumo
sia più o meno lo stesso anche ai piani
più alti solo che lì vanno in televisione e qui devono accontentarsi o del
giornale locale o più immediatamente del bar centrale. Il silenzio più assoluto domina sui lavori che durano ormai da due
anni sul ponte di Seiano, interdetto al
transito pedonale, senza che nessuno abbia spiegato il perché
considerando soprattutto la pericolosità che questo comporta per i cittadini
che sono costretti a camminare sulla carreggiata.
Silenzio anche sul destino di quel serpentone che attraversa la
piana del Rivo d’Arco, recentemente visto in televisione, su quell’orrore che
tutti possono vedere di fronte a via Cavottole ovvero: una discarica abusiva
recintato da nastro di plastica arancione e erbacce e cemento, dove chiunque
sversa ciò che vuole in una città che dicesi votata al turismo e alla bellezza
e all’accoglienza.
Poi ci sono operazioni vaghe che,
proprio perché tali andrebbero discusse o chiarite e sottoposte a verifiche
pubbliche e che invece o vengono
silenziate o vengono sparate come grandi opere che questi amministratori caldeggerebbero.
Una tra queste per esempio è quella che il Comune darebbe all’EAV, Ente Autonomo Volturno) ovvero alla ex
Circumvesuviana ovvero alla Regione
Campania di De Luca la possibilità di costruire due ascensori per la marina di
Vico per la modesta cifra di DODICI
MILIONI di euro, tutti da da impegnare e spendere in una delle zone geologicamente più
pericolose della nostra costa e con problemi giuridici non da poco nella stessa
zona: penso al parcheggio abusivo in zona demaniale per esempio, mentre in cambio di questa “ concessione”, l’EAV
avrebbe “generosamente offerto” ( SIC!)
4 fermate del Campania express che fino ad ora ha accumulato soltanto
decine di migliaia di euro di passività, costruendo niente di meno che due bus
(orientativamente sui 150 mila euro) per una durata di 10 o 15 anni che
potrebbero comodamente essere usati tutto l’anno ma che invece sono utilizzati
solo per 40 giorni all’anno.
Allora forse sarebbe appena il
caso di discuterne in consiglio comunale, parlare di queste macroscopiche contraddizioni eppoi magari chiedersi ma
a chi e a cosa dovrebbero servire due ascensori per la marina di Vico che poi
resterebbero chiusi per circa 10 mesi quando potrebbe funzionare un efficiente
servizio di navette e perché non pensare alla riapertura e alla risistemazione
di via Varraturo?
Ma come si fa la promozione e lo
sviluppo del territorio senza valutare
questi punti? 12 milioni di
euro, in una zona pericolosissima, per tenere aperti due escensori che
funzionerebbero solo per 4 mesi l’anno? Poi, altra notizia che solerti giornaletti
locali sparano – forse pagati dal Comune-
come il prontuario di grandi opere che questa amministrazione silenziosa
e defilata starebbe mettendo in cantiere
per il bene del paese è quella sui
lavori fognari che dovrebbero farsi nel
quartiere Vescovado, molto mal messo e con un dissesto stradale e
architettonico a dir poco indecente . A questo proposito bisognerebbe dire ai cittadini
che quello che si vanta essere il
lavoro di questa amministrazione è invece roba vecchia, molto vecchia essendo queste somme quelle di un prestito acceso dal comune nel 2004 e destinate
inizialmente ad altri lavori mai fatti o forse iniziati e mai finiti come i
tanti che si possono vedere sul territorio. Di quella somma forse si sarà perso almeno il 20% del valore monetario e dunque
bisognerebbe discutere che cosa si andrebbe veramente a fare nel quartiere
Vescovado e poi bisognerebbe capire perché in questo progetto si parla anche di
competenze della GORI, che probabilmente
gestirebbe le fasi dei lavori e certamente non lo farebbe per fare opere di
bene.
Dunque moltissime sarebbero le
cose che questi amministratori dovrebbero dire ai cittadini di questa città. Ma
questo non accade, essi rimangono in silenzio muti come sfingi e si beano beati e un po’ beoti
dell’adulazione narcisistica di paese al bar, in piazza e sui giornaletti al
soldo che fanno grandi titoli. Così, mentre il Sindaco “fa una
comparsata” – come ha ben scritto da un mio omonimo- tra giovani hostess dell’alberghiero e
musici,tagliando un nastro rosso, sabato sera 10 marzo per l'inaugurazione di una mostra nella quale
generosi artisti della città hanno lavorato sodo oltre che con il frutto della
loro arte anche con il lavoro fisico per allestirla , in realtà aperta dal 2
marzo, i “liquami dei suoi elettori inquinano il mare dopo le piogge di questi
giorni, tra miasmi mefitici, scorrendo accanto ad un noto ristorante 2 stelle
Michelin e un giovane si buca nella stazione della circumvesuviana di Vico mentre alcool, eroina e coca dilagano
in collina tra gli adolescenti su tutto
il territorio di Vico, senza che si sia mai fatto mai uno straccio di programma
di recupero e di inserimento sociale relativo all’alcolismo e alla
tossicodipendenze ma invece pensando alle prossime pizze che dovremo tutti
ingozzarci tra qualche mese.
Ecco allora come si amministra la
città di Vico Equense ci si balocca con finti
vernissage, senza pensare per esempio a una seria programmazione culturale che potrebbe essere fatta dal Museo Asturi
che fa finta di essere aperto o pensare ad una Pinacoteca Armando de Stefano
laddove il maestro avrebbe voluto donare l’intera sua opera alla città, anche
qui con una programmazione fatta di conferenze, concerti seminari di studi e
quant’altro. Far venire scolaresche distratte una tantum solo per far rumore e
ammuina non significa fare o sollecitare la sensibilità culturale. Colpiva in
questa manifestazione la scritta mostra "ad ingresso libero", ci mancava pure che si dovesse pagare un biglietto per entrare
nell'atrio del nostro municipio.
Franco
Cuomo VAS- Verde Ambiente e Società